Sulla lettera dei commercianti
Un paese di precari non puó sostenere un'economia
La lettera dei commercianti di una parte di Castelfiorentino, aderenti al “Centro Commerciale Naturale” (CCN), giunge in un momento critico per la Giunta di centro capeggiata da Giovanni Occhipinti. Segue, infatti, una forte lettera da parte di alcuni cittadini del Centro Storico, da decenni ignorato ancor piú della parte bassa del paese. Segue, inoltre, un nostro comunicato di protesta sulla situazione della Stazione Ferroviaria, richiesta ed accompagnata da molti cittadini, la cui risposta del PD é stata vuota di significato (privatizzare é stato buono o no?...che si sbilancino un pochino..su!). I cittadini protestano, sempre piú in modo autonomo. E' il caso anche del Parco Urbano, non finito e non curato. E' il caso di Castello Alto, i cui i cittadini si sono stancati dell'incuria delle strade e delle strutture in generale del Centro Storico, e della mancanza di un'attenta prevenzione sociale per i piú disagiati.
Il PD si sta nella pratica disinteressando dei problemi; forse l'unica cosa che fará, sará proporre qualche finta norma securitaria. Perché è molto più facile e consolatorio sentirsi forti con i deboli e i senza diritto, che non sentirsi deboli di fronte ai propri errori.
Ci sono due piani diversi su cui trattare il problema aperto dai commercianti del CCN. Il primo é generale, non puó riguardare l'amministrazione locale se non in un piano politico piú ampio. Il nostro paese subisce i problemi generali di tutta l'Italia, ma in modo particolare e legato al tipo di attivitá produttive che ci sono (quelle piccolo-medie e di tipo manifatturiero, per lo piú). La politica sia del PD che del PdL é sempre andata in sostegno agli investimenti privati; soprattutto in questo momento di crisi economica non si sono sostenuti gli stipendi, ma anzi si sono tagliati. In particolare, parlando di Castelfiorentino, Cantini prima e Occhipinti poi non si sono battuti abbastanza contro i tanti licenziamenti nel nostro comune. Questo ha colpito gli acquisti, i piccoli investimenti, e infine il commercio. L'attacco, a livello non strettamente locale, ai lavoratori di ogni livello, la distruzione dei loro diritti e dei contratti nazionali, si sta tutto riversando sull'economia locale. Se non si ha uno stipendio o si é precari, come pensare di fare spese nel Centro Commerciale Naturale? Una delle cose che il PD doveva fare era difendere con i denti ogni posto di lavoro.
Il secondo punto riguarda l'amministrazione del nostro territorio. Il PDS – PD (per non parlare dei miglioristi che hanno governato Castelfiorentino ancor prima..) da anni dá un sostegno minimo all'abitabilitá popolare, aiutando moltissimo, invece, quella privata (favorendo i soliti noti), sfavorendo le fasce sociali medio-basse: se é difficile arrivare a fine mese per pagare un affitto, come é possibile far girare la piccola economia locale?
Il problema é peró piú strutturale. Una politica di cura e valorizzazione del Centro Storico avrebbe aiutato anche il commercio nel CCN, attirando i turisti italiani e stranieri. I forti e continui investimenti su Piazza Gramsci non hanno portato grandi risultati. Per il Centro Storico, che ricordiamo essere Castello Alto, la parte dentro le mura medioevali, pochissimo è stato investito per aree verdi o per il loro accesso, niente per viabilità, socialità, perchè il modello economico e sociale che ha ispirato da sempre i nostri amministratori non prevedeva una visione diversa degli spazi, se non legati al consumo. Il Centro Storico, e analogamente la parte del paese riguardante il CCN, non sono stati inseriti in una rete pedonale e ciclabile piú vasta, non si é dato valore al paese nel suo complesso, ma soltanto a poche opere. Non si é mai veramente investito nei prodotti locali, prodotti della terra o della manifattura, favorendo l'apertura di piccole botteghe della filiera corta nel Centro Storico. Anche quest'ultimo punto favorirebbe la concorrenza e quindi la competitivitá degli altri commercianti.
I recenti fatti di cronaca hanno svelato dove stia veramente il problema “sommerso” e il commercio “irregolare”. Le fabbriche che sfruttano la manodopera, soprattutto straniera ma non soltanto, distruggono l'economia basata su lavoratori e commercianti onesti. Serve una politica di prevenzione del lavoro sommerso, che colpisca chi sfrutta il lavoro stagionale e saltuario.
In conclusione, dovendo provare a risolvere problemi di amministrazione locale, chiediamo alla Giunta di Castelfiorentino di investire in modo intelligente sia per ripristinare il valore Storico e sociale di Castello Alto, e renderlo anche competitivo, sia di fare il possibile coi propri fondi per un maggiore sostegno alla socialitá ed ai redditi piú bassi, andando ad effettuare un controllo sulle attuali condizioni delle case popolari e impegnandosi ad investire subito in questo settore, ricordando che, anche se il fine fosse solo il mero sostegno ai commercianti, solo una popolazione che arriva tranquilla a fine mese é una popolazione che puó spendere.
Direttivo Circolo PRC Castelfiorentino - Montaione